mercoledì 16 gennaio 2008

mai senza l'altro

Dal mio misero punto di vista, quello che è successo a La Sapienza ha percorso due binari. Il primo è frutto di un clima in Italia legato alla volontà di "serrare le fila" ed invocare una identità "cattolica" che si rafforza per opposizione con "L'altro diverso da me/noi": l'altro è forse una minaccia? L'altro è inevitabile ed è libero (a proposito consiglio a tutti di leggere uno splendido libro di Michel de Certeau, Mai senza l'altro, Edizioni Qiqajon). Quella sciagurata campagna referendaria per l'astensionismo e contro la fecondazione assistita è stato un momento centrale di questa strategia poco evangelica.
Il secondo binario sono le argomentazioni anticlericali e questi risvegli nostalgici che fanno tanto rumore e sanno tanto di ideologia sterile. Allo stesso modo considerano l'altro una minaccia. Tutto lontano dal dialogo. Tutti preoccupati a difendere posizioni, si erigono muri, si tracciano divisioni.
Su questi due binari il nostro malandato treno rischia di deragliare sul serio.

Segnalo il comunicato stampa della FUCI: http://www.fuci.net/content/view/182/43/
Segnalo inoltre il commento di Luigi Alici, presidente nazionale dell'Azione Cattolica: http://www.azionecattolica.it/net/fdg/2008/01/incredibile-e-inquietante/

4 commenti:

Anonimo ha detto...

penso che il nocciolo ella cosa sta qui: in "Quella sciagurata campagna referendaria per l'astensionismo e contro la fecondazione assistita è stato un momento centrale di questa strategia poco evangelica".
ormai un muro si è alzato e non si torna indietro.
poveri noi cattolici che non ci riconosciamo nelle battaglie con le croci in mano, o nelle marce con le bandiere...poveri noi cattolici che amano testimoniare camminando al fianco di chi è lontano, di andare incontro a chi ci va contro, di tendere una mano a chi ci fa guerra...
poveri noi...sento già le accuse di chi si dichiara "cattolico" e dice: dove siamo? scendiamo in piazza a fare un Papaday!!!
che tristezza...
http://frame-frammenti.go.ilcannocchiale.it/post/1749889.html

Anonimo ha detto...

Mi chiedo quale significato rivestano oggi nella nostra società parole quali dialogo, rispetto... libertà. Parole forse... non certo fatti.
Non amo molto le prese di posizione nè tantomeno chi si tira indietro... spero di non cadere mai in questa trappola: i muri non si abbattono se non c'è ascolto, confronto, dunque incontro... mah...
vaneggio lo so :D
ciao ciao

Anonimo ha detto...

Ps: in merito al profondo "insegnamento" impartitoci dalle illustri menti della Sapienza, cito una frase riportata nell'intervento della LA FUCI SULL’ANNULLAMENTO DELLA VISITA DEL PAPA che tu hai segnalato: "la laicità sta in un pluralismo che sa ascoltare le diverse posizioni e voci non nell’evitarle con le armi dell’ideologia o della violenza.” ariciao ;)

Anonimo ha detto...

Spesso mi chiedo cosa sta diventando la Chiesa. Vedo troppo potere, la consapevolezza di alti prelati che, dopo il crollo delle grandi ideologie, solo la dottrina cristiana sia rimasta e che quindi possa fare tranquillamente politica. (Ruini si definisce un animale politico). Spesso vedo una lontananza tra i palazzi delle curie e la vita quotidiana delle persone.
Mi sembra che si stia avviando una battaglia di retroguardia, mantenere e consolidare le posizione, differenziando ciò che noi siamo per poter meglio inquadrare i nostri "nemici".
La messa in latino, la celebrazione di spalle, il martellare sulla famiglia, encicliche che non hanno quello slacio universale che avevano in passato ad esempio la Pacem in Terris o la Populorum Progressio.
La vicenda di Roma è stata filtrata malissimo. in primo luogo dai mass mesi e poi da tutto il codazzo politico sempre pronto a vedere dove tira l'incenso. Che dei docenti scrivano una lettera di contrarietà alla visita del Papa ci sta, ma le occupazioni e i blocchi non li condivido. Credo che ogni persona abbia il diritto di manifestare il proprio pensiero (art 21 cost). Sarebbe stato meglio accogliere il Papa, dialogare o confrontare le proprie tesi e idee direttamente con lui. in questo modo ognuno avrebbe portato il suo punto di vista e nessun giuliano ferrara avrebbe organizzato veglie in difesa dei cristiani