lunedì 9 febbraio 2009

Partito Xenofobo, parola di Le Figaro




Guardare l'Italia con gli occhi e le parole degli altri, è un esercizio che mi piace fare. E' uno dei pochi modi per sentire chiamare le cose con il proprio nome. Per esempio, la Lega Nord è un partito xenofobo. Semplice. Lo trovo scritto in un articolo del questidiano francese Le Figaro, giornale famoso in tutto il mondo, e riconosciuta la sua linea politica di centro-destra. Quindi, non stiamo parlando di un giornale di comunisti.
Ve lo immaginate in Italia che succederebbe se qualcuno iniziasse a chiamare le cose con il proprio nome? Se qualcuno venisse a scoprire che Berlusconi sta scientificamente svuotando la Costituzione (che egli stesso ha definito più volte "sovietica", e più volte ha esplicitato la volontà di cambiarla visto che si ispira alla carta dell'Uione Sovietica). Se qualcuno per esempio dicesse chiaramente che uno come Berlusconi è incostituzionale, irregolare molto più di tanti fratelli e sorelle migranti.
Per adesso, ci accontentiamo di un francese che ci ricorda che la Lega è un partito xenofobo. Iniziamo...


secondo la Lega Nord, che l’ha imposta, è “il solo mezzo di combattere le epidemie che trasmettono gli immigrati”. Secondo i senatori di questo partito xenofobo, bisogna “finirla con i buoni sentimenti” e far capire veramente ai clandestini che l’Italia non è per loro un paradiso. Italiadallestero
Ecco la frase originale:
En revanche, pour la Ligue du Nord, qui l'a imposée, c'est «le seul moyen de combattre les épidémies que transmettent les immigrés» (sic !). Pour les sénateurs de ce parti xénophobe, il faut «en finir avec les bons sentiments» et faire vraiment comprendre aux clandestins que l'Italie n'est pas un paradis pour eux. Le Figaro


giovedì 5 febbraio 2009

Abitare

Abita la terra e vivi con fede (Salmo 37, 3).
Abito in Calabria, una terra che frana.
Anche il terreno è stanco, schiacciato, impoverito. Anche la terra non ce la fa più e cede. L'hanno scavata, spogliata, stuprata. Ora cede, come ha ceduto tante altre volte. Ora si fa sentire di più, come un movimento sociale. Forse, visto che gli abitanti non si ribellano ci sta pensando lei. Abito in Calabria, molto più difficile abitare la Calabria: lo stato d'animo è come il terreno, frana e cede sotto il peso del potere, delle ingiustizie, delle mafie. Abitare la Calabria, assediata e occupata da una classe politica sempre uguale, nelle facce e nei sistemi; assediata e occupata dalla criminalità organizzata, radicata e collegata.

Vivo in Italia, un Paese razzista. Un Paese in cui spesso è la vergogna il sentimento che ci accompagna. L'ultima vergogna questa mattina in Parlamento.
Abitare l'Italia, intrisa di veleni, di egoismi, di bugie.

Vivere con fede. Qua si apre lo spazio per la meditazione, per il silenzio, per la ricerca silenziosa e seria di un Senso.
Vivere con fede in questa Calabria, in questa Italia. Che significa? Più mi guardo intorno, più mi guardo dentro...più questo Salmo mi scuote.