giovedì 24 maggio 2007

porte...




Passi il tempo a cercare risposte, mentre è la domanda che dovresti cercare.
Chiederti: chi mi cerca?
Chi mi vuole?
E chiedere: Illumina il cuore mio.

Sai che c'è una porta aperta per te, da qualche parte. Ma non la vedi, per il buio e per le mille distrazioni. Quella porta è la domanda nella quale entrare, la porta a cui rispondere.

domenica 20 maggio 2007

parole in prestito...

Tu stive 'nzieme a n'ato
je te guardaje
primma 'e da' 'o tiempo all'uocchie
pe' s'annammura'
già s'era fatt' annanze 'o core.
A me, a me
'o ssaje comme fa 'o core
a me, a me
quann' s'è annamurato.

Tu stive 'nzieme a me
je te guardavo e me ricevo
comm' sarrà successo ca è fernuto
ma je nun m'arrenn'
ce voglio pruva'.
Poi se facette annanze 'o core
e me ricette:
"Tu vuoje pruvà?
E pruova, je me ne vaco!"
'O ssaje comme fa 'o core
quann s'è sbagliato.

Massimo Troisi

giovedì 17 maggio 2007

mio capitano





fare e disfare
fare e disfare

andare e tornare
andare e tornare

dire e ridire
dire e ridire

ferire e guarire
ferire e guarire

pregare e ascoltare
pregare e sperare

vedere e tacere
tacere e aspettare

fare e disfare
fare e disfare

Capo, mio Capitano
quale rotta prenderemo?
quale senso indicherai?

lunedì 14 maggio 2007

sabato 12 maggio 2007

12 Maggio 2007

Come sempre ci si trova a tifare. Come sempre, ti chiedono di tifare e sventolare bandiere. Oggi, 12 maggio, ti si chiede se stavi a piazza San Giovanni (con i laici cattolici) o a piazza Navona (con i laici laici), oppure se stavi a metà strada.
Io non sto in piazza, nè l'una nè l'altra. E mi fa paura l'idea di contarsi per contare, soprattutto se a farlo sono dei cristiani. Ancora devo capire bene cosa provo, ma mi sento in ricerca. E da credente non riesco a non dire il mio disagio.
Quando si tracciano dei confini severi c'è chi sta dentro e chi sta fuori. Ma ci sarà sempre bisogno di una frontiera. Forse a me, insieme ad altri amici, nei prossimi anni resterà il posto in frontiera. Ma ci resteremo, convinti che la Chiesa è di Cristo, non è nostra proprietà. Convinti che il posto nostro è una periferia, anche piccola. Non vogliamo altro spazio, se lo spazio che c'è oggi è quello del Family Day. Non cerchiamo il successo, se il successo è quello che abbiamo visto oggi. Vivremo in povertà e in debolezza. Smetteremo di contare gli insuccessi, quando diventeranno troppi. Ma proveremo ad essere un luogo in cui, con umiltà e rispetto, diremo a tutti, e a chi ci sta intorno che una relazione,una famiglia, una vita intera con un senso diverso è possibile. E questo senso ha la radice e le ali in Dio.