lunedì 15 ottobre 2007

Primarie in Calabria. Tutto torna...come prima!

Grande gioia c'è nell'aria per il successo delle primarie del Partito Democratico. Si inneggia alla novità, al cambiamento e alla buona politica. A sentire i leader nazionali quasi quasi verrebbe da crederci. [Link]
Per Dario Franceschini, capogruppo dell'Ulivo alla camera: "più passano le ore più si capisce che è stata veramente una rivoluzione, una rivoluzione pacifica, operosa di centinaia di migliaia di italiani che hanno chiesto alla politica di cambiare fino in fondo, con coraggio, con determinazione".
Il grande vincitore, Walter Veltroni, afferma che il PD sarà "un partito che raccoglie la sfida di rinnovare la politica" [Link]
Tanti sono i comunicati, le frasi. Com'è giusto che sia, è un un giorno di festa perchè nasce qualcosa.

Come sempre, però, la realtà è meno romantica e meno fiabesca di tutto questo giubilo. Almeno in Calabria.
Minniti, segretario regionale del Partito Democratico, dice: "Una bella giornata per la democrazia calabrese" [Link].

Vediamo i "frutti" di questa bella giornata a Cosenza e Rende, zone in cui io vivo e di cui posso parlare:

Collegio Cosenza - Nazionale
A sinistra per Veltroni 682
Con Veltroni Ambiente 295
Democratici con Veltroni 2454
Democratici riformisti 948
Democratici Letta 363
Democratici Rosy Bindi 733

Collegio Rende - Nazionale
Generazione U 72
A sinistra con Veltroni 113
Ambiente innovazione 176
Democratici con Veltroni 592
Democratici Riformisti 1561
Democratici Letta 251
Rosy Bindi 340

[Link NB I dati fanno riferimento solo alle sezioni dei comuni di Cosenza e Rende, e non ai collegi per intero]

A Cosenza sembra chiara la vittoria dei Democratici con Veltroni (2454 voti, con uno scarto immportante rispetto alla seconda arrivata); a Rende stravince la lista Democratici riformisti (1561 voti, anche qui lo scarto con la seconda è consistente).
A Cosenza la lista Democratici con Veltroni è la seguente [Link]:
1. Nicola Adamo
2. Maria Francesca Corigliano
3. Salvatore Perugini
4. Giovanna Tartoni

A Rende la lista Democratici riformisti è questa [Link, non è stato facile trovarlo: sono così riformisti che non hanno nemmeno un sito internet]
1 Principe Sandro
2 Covello Stefania
3 Ferraro Vincenzo
4 Fabiano Delly
5 Muto Alfredo
6 Rossi Margherita.

Per chi conosce un po' di nomi della politica calabrese e cosentina, già questo basterebbe a capire che in tutta questa vicenda non c'è un briciolo di novità. A Cosenza vince Adamo & Co.; a Rende vince Principe & Co(vello). E a questi nomi se ne aggiungano molti altri in altre zone della regione. Tutto torna, come prima. Che grande novità! La bella giornata per la democrazia e per la Calabria, dalle mie parti, è stata segnata da file incredibili di persone determinate a votare fino all'ultimo minuto. Quanto amore per il Partito Democratico! Verrebbe da dire. Ma quello che si vede, da queste parti, non è mai la verità. La verità sta nel clientelismo che ha mobilitato tanta gente; nelle promesse al confine con le minacce che molti hanno ricevuto; nel blocco totale del cambiamento; la verità sta nella famosa frase del Gattopardo: cambiare tutto per non cambiare niente.
Non c'è niente da festeggiare se miei coetanei sono andati a votare non per libertà, ma per forza maggiore (perchè la promessa di un "posto di lavoro" o di qualche misero vantaggio qui è una catena). Molti alla primarie non sono andati a votare, si sono solo messi in fila. E' cosa diversa. Parliamo chiaro. Diciamo la verità.
Mi spiace per chi con passione e onestà ha deciso di candidarsi, si aspettavano il mio sostegno. Non sono andato a votare. A loro dico di uscirne, perchè è tutto bloccato, e per non essere "complici". E poi perchè le logiche del "a buon rendere" contagiano pericolosamente. La speranza sta in altri spazi.

Non c'è niente da festeggiare. Io non festeggio. Festeggino altri, in altre regioni magari. In molte file ieri s'è scritta un'altra pagina triste di questa terra.

giovedì 4 ottobre 2007

preghiere semplici


San Damiano, 6 ottobre 2002

Schiarisce la notte
luce
dolce, calda, tremante.

Riprendimi
da dove ti ho lasciato
e lascia
che al mio sguardo
si apra
una fessura
di spianata
di futuro presente
di amore vivente.

martedì 2 ottobre 2007

un sorriso in risposta a una cosa nuova



E' la vita che accade
E' la cura del tempo
E' una grande possibilità
Non è una sfida
Non è una rivalsa
Non è la finzione di essere meglio
Non è la vittoria l'applauso del mondo
di ciò che succede il senso profondo
(Niccolò Fabi, E' non è, La cura del tempo)

Da due giorni in dipartimento (Cubo 0b) non soffriamo più la solitudine, dopo aver passato interi pezzi di estate nel silenzio.
Sono ripresi i corsi e sotto la mia finestra c'è sempre una "fiera"! La pace sembra finita, come i parcheggi, e non importa. E' bello sentire uno chiedere a un altro: "scusa, ma dov'è la consolidata 2?"; "è qui il corso di statistica?"; "il professore oggi non arriva"...e poi...sentire persone che si presentano, dirsi i nomi e le provenienze.
Quest'anno ci sono un po' di persone che conosco al primo anno di studi. Mi riempie di gioia il loro entusiasmo, e in quei "a me piace", "troppo bella l'università", "noi puntiamo al massimo" c'è tutta l'energia che serve a una partenza. C'è un sorriso in risposta a una cosa nuova. C'è il filo della speranza che lega presente e futuro. Ed è inevitabile fare un tuffo in qualche anno indietro e fare un giro tra i ricordi.
Mi sono chiesto, se una persona per le scale invece di chiedermi dov'è il cubo 1b mi chiedesse: "scusa, sono del primo anno...ma cosa mi aspetta?". Io cosa risponderei? Forse le direi che io ho avuto a che fare con la simpatia e l'antipatia. La simpatia di molti colleghi, e la "simpatia" di certe materie con le quali ti senti subito in sintonia! Con l'antipatia di tanta gente arrogante e l'antipatia di certe materie che proprio non ti vanno giù...che proprio non parlano il tuo linguaggio. E pensavo che forse avere buone relazioni aiuta nello studio, e studiare bene aiuta ad avere buone relazioni. Non è sempre così, e non per tutti è così. Ma a volte succede. Del resto, studiare è entrare in relazione con il tempo e le idee di altra gente. Entrare in relazione con altre vite, o attraverso i libri o nelle aule (e nei bar!), è entrare in relazione con il mistero di quelle vite.
Studiare può arricchire quando forma all'accoglienza e all'ascolto.
Studiare può impoverire quando fa crescere in noi la superbia e la presunzione di essere "esperti".
Studiare può arricchire quando fai esperienza della ricerca della verità.
Studiare può impoverire quando fai esperienza di ricerca del potere e del primato.
Studiare può arricchire quando cerchi la rima tra studio e carità, tra studio e amore.
Studiare può impoverire quando cerchi di primeggiare senza scrupoli.
Studiare può arricchire quando condividi e inviti a condividere il tuo sapere.
Studiare può impoverire quando l'altro è un tuo avversario.
Studiare può arricchire quando guardi ciò che hai davanti con un sorriso e la speranza, nonostante la fatica.
Studiare può arricchire...

Auguri di cuore per questo tempo splendido: il tempo dell'inizio!