domenica 16 dicembre 2007

La gioia nel poco



Oggi sono felicissimo di avere un ospite sul mio blog, si tratta di Andrea. Restiamo in attesa di un suo spazio sul web, ormai da tanto!
Eugenio


Ho chiesto ad Eugenio di ospitarmi nel suo blog. Lo ringrazio davvero tanto e spero presto di essere in grado di far funzionare un blog!

La gioia nel poco.
Svegliarsi Domenica mattina, guardarsi intorno e scoprire che la neve ha baciato anche Cosenza.
Descrivere le mie sensazioni oggi, è difficile! Un misto di gioia, malinconia, felicità!
La gioia è dovuta al fatto che la neve di per sé ci fa tornare bambini. E’ la gioia dei semplici, dei puri, di coloro che sanno gioire con poco (chiamalo poco)! Un evento meteorologico, un evento naturale che per milioni di anni si è manifestato al mondo ed agli uomini. Però ogni volta che accade, è un evento! Oggi poi la gioia si è unita alla gioia della Domenica, della festa Pasquale! I miei occhi, sin dal primo mattino, non hanno fatto altro che guardare sempre in direzione della Chiesa. La messa oggi è stata vissuta nella semplicità e nella spontaneità: i canti trovati al momento, Don Michele che ci aspetta sull’uscio della Chiesa, i ragazzi ‘mpusi che entrano in Chiesa, Luca che suona l’organo con la salopette che faceva molto fine anni ’80. La Chiesa, la Casa nostra….
….e qui inizia la malinconia! Malinconia perché la neve non può non riportarmi con la mente e col cuore alle Dolomiti ed a Comelico. A quella che è stata l’esperienza che mi ha cambiato la vita. Quelle giornata di neve e quell’odore di resina e legna nella stufa; quella Chiesa accanto casa mia dove le vecchine si recavano a Messa anche con -10 gradi! Oggi ho voluto indossare di nuovo la calzamaglia che usavo nei giorni più freddi sui monti. L’ho tenuta tutto il giorno, lasciandomi accarezzare la pelle, lasciandomi assalire dolcemente dal ricordo! Il ricordo delle camminate nella neve per andare a scuola, i miei lunghi tragitti lavorativi silenziosi e riflessivi, Eugenio che mi chiamava ogni volta che avevo il rientro e col fiatone ritornavo a lavoro. Le mie fermate davanti la Chiesa a salutare don Attilio e Adriano all’uscita da scuola. Pietro Terranova quasi un fratello-collega maggiore . Era da un po’ che non pensavo a loro, e proprio oggi ho pensato che a loro devo davvero tanto! Non solo a loro ma in primis ai ragazzi….
….ragazzi! A Cosenza i ragazzi hanno un solo nome: Giovanissimi! Abbiamo giocato e scherzato nella neve. Ci siamo rotolati, ci siamo abbracciati, ci siamo ‘mpusi! A loro devo mille e più grazie! Ci sono, sono lì con la loro spensieratezza e la loro voglia di esserci! Sono parte della mia famiglia, sono i miei fratelli più piccoli, coloro i quali sono cresciuti con me ed io con loro. Coloro i quali per anni hanno scandito i miei minuti e le mie ore. Oggi che non sono più loro responsabile, oggi che i miei impegni associativi non sono più ufficiali, la mia gioia è grande! E’ la gioia della corresponsabilità, la gioia di chi sta in una Famiglia e che offre quello che ha!
In questo periodo il mio cammino di Cristiano procede con la voglia rinnovata di ricercare, di scoprire, di lasciarsi sorprendere! Nel cammino incontro mille volti e mille volti ancora voglio incontrare!
Grazie Signore, grazie infinite volte!

Andrea

Nessun commento: