sabato 12 maggio 2007

12 Maggio 2007

Come sempre ci si trova a tifare. Come sempre, ti chiedono di tifare e sventolare bandiere. Oggi, 12 maggio, ti si chiede se stavi a piazza San Giovanni (con i laici cattolici) o a piazza Navona (con i laici laici), oppure se stavi a metà strada.
Io non sto in piazza, nè l'una nè l'altra. E mi fa paura l'idea di contarsi per contare, soprattutto se a farlo sono dei cristiani. Ancora devo capire bene cosa provo, ma mi sento in ricerca. E da credente non riesco a non dire il mio disagio.
Quando si tracciano dei confini severi c'è chi sta dentro e chi sta fuori. Ma ci sarà sempre bisogno di una frontiera. Forse a me, insieme ad altri amici, nei prossimi anni resterà il posto in frontiera. Ma ci resteremo, convinti che la Chiesa è di Cristo, non è nostra proprietà. Convinti che il posto nostro è una periferia, anche piccola. Non vogliamo altro spazio, se lo spazio che c'è oggi è quello del Family Day. Non cerchiamo il successo, se il successo è quello che abbiamo visto oggi. Vivremo in povertà e in debolezza. Smetteremo di contare gli insuccessi, quando diventeranno troppi. Ma proveremo ad essere un luogo in cui, con umiltà e rispetto, diremo a tutti, e a chi ci sta intorno che una relazione,una famiglia, una vita intera con un senso diverso è possibile. E questo senso ha la radice e le ali in Dio.

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